202207.20
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Con questi articoli ci proponiamo di mantenere aggiornati i nostri clienti sugli sviluppi nel settore della Proprietà Industriale in generale e della nostra struttura in particolare. Desideriamo garantire in questo modo una visione più ampia degli strumenti che il campo dei marchi, nomi a dominio, brevetti, disegni e diritti connessi offre agli imprenditori, per valorizzare e difendere il loro impegno nella ricerca e sviluppo di nuove soluzioni e idee. I contenuti di questa newsletter hanno carattere esclusivamente informativo e non costituiscono un parere legale, né possono in alcun modo considerarsi come sostitutivi di una specifica consulenza legale



I nomi a dominio blockchain: cosa sono e a cosa servono

Già durante la bolla del “.com” abbiamo assistito alla nascita ed alla successiva implementazione di massa dei nomi a dominio su internet da parte dei titolari di marchi, che vedevano (e vedono tutt’oggi) nel nome a dominio una sorta di negozio virtuale per la commercializzazione dei propri prodotti e/o servizi. Oggi, con l’avvento del web decentralizzato e della blockchain, assistiamo ad un fenomeno simile: i nomi a dominio basati sulla tecnologia blockchain.

Questa tipologia di nomi a dominio del web decentralizzato, infatti, presenta varie analogie con i nomi a dominio di internet, tra le quali la principale è indubbiamente la funzione di conversione da indirizzo a nome a dominio, ossia il c.d. sistema DNS. Il sistema DNS (Domain Name System), infatti, funziona come un facilitatore: in pratica, sul web gli indirizzi dove si trovano i siti (c.d. indirizzi IP) sono in realtà lunghe e complicate combinazioni di numeri. Al fine di risolvere questa problematica, è stato creato il DNS, che permette di utilizzare una denominazione invece di una combinazione di numeri (indirizzo IP). Per esempio: la combinazione di numeri (o indirizzo IP) 35.186.238.101 è equivalente al nome a dominio www.torinocity.com, con la differenza che, ovviamente, quest’ultima è decisamente più semplice da ricordare.

Allo stesso modo, infatti, l’indirizzo blockchain (inventato) 0x0606e96cfe5653cc312e1b228915e0cafd9b65cc di un wallet basato sulla blockchain di Ethereum, potrebbe in realtà convertirsi nel nome a dominio blockchain iltuodominio.eth. Ciò permetterebbe, per esempio, di inviare e ricevere pagamenti in criptovaluta Ethereum all’indirizzo menzionato [iltuodominio.eth] e non alla combinazione alfanumerica difficilmente ricordabile. È evidente che, esattamente come per i nomi a dominio web, anche i nomi a dominio blockchain rappresentino un’agevolazione sotto questo punto di vista.

In un contesto post-Covid-19, le aziende ricercano sempre di più idee innovative che permettano un posizionamento sul mercato che possa fornire loro dei vantaggi. Dopo gli smart contracts, gli NFTs e i Wallet di pagamento in criptovaluta, i nomi a dominio completano l’esperienza digitale nel mondo della blockchain e la rendono il più user-friendly possibile.

Tra le varie differenze esistenti tra i nomi a dominio tradizionali e quelli blockchain, possiamo individuare il fatto che, mentre nel caso dei primi, esistono delle Autorità Centrali (tipo l’ICANN) che vigilano e sono deputate al controllo ed al funzionamento del sistema dei nomi a dominio, nel caso del web decentralizzato questo non accade. Questa totale decentralizzazione impedisce infatti, ad oggi, il recupero di nomi a dominio blockchain acquistati da parti terze non autorizzate all’uso di un determinato marchio sotto forma di nome a dominio blockchain. Al momento della stesura del presente articolo, non esistono sistemi di recupero dei nomi a dominio blockchain acquistati ed utilizzati in modo fraudolento.

In conclusione, esattamente come succede con i nomi a dominio su internet, anche i nomi a dominio blockchain sono una conversione di una combinazione di lettere e numeri che corrisponde agli indirizzi dei wallet (o portafogli) degli utenti presenti sulla blockchain. Si tratta di uno strumento molto utile per facilitare i pagamenti in criptovaluta anche per gli utenti non avvezzi alla blockchain, introducendoli così a questo spazio.

Si raccomanda, per i motivi sopraelencati quali la difficoltà nel richiedere la cessazione dell’uso non autorizzato di un nome a dominio blockchain o di ri-assegnazione di un dominio che contiene un marchio al suo titolare, di acquistare prontamente i domini pertinenti, al fine di evitare spiacevoli sorprese.

Interpatent fornisce assistenza ai propri clienti per la protezione dei propri marchi e asset di proprietà intellettuale sul metaverso e nel web decentralizzato (anche conosciuto come web3) in generale. I Professionisti dello Studio, possono aiutare ad individuare la migliore strategia e la giusta tutela con le estensioni corrette e/o indicare providers che si incarichino di registrare assets di questo tipo.