202308.30
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Con questi articoli ci proponiamo di mantenere aggiornati i nostri clienti sugli sviluppi nel settore della Proprietà Industriale in generale e della nostra struttura in particolare. Desideriamo garantire in questo modo una visione più ampia degli strumenti che il campo dei marchi, nomi a dominio, brevetti, disegni e diritti connessi offre agli imprenditori, per valorizzare e difendere il loro impegno nella ricerca e sviluppo di nuove soluzioni e idee. I contenuti di questa newsletter hanno carattere esclusivamente informativo e non costituiscono un parere legale, né possono in alcun modo considerarsi come sostitutivi di una specifica consulenza legale


Milano sarà una sezione della Divisione Centrale del Tribunale Unificato dei Brevetti (TUB): il comitato amministrativo del TUB ha approvato ufficialmente la decisione

Dal 1973, il sistema del brevetto europeo consente, tramite il deposito di una singola domanda di brevetto, di richiedere tutela per un’invenzione in tutti gli Stati aderenti alla Convenzione sul Brevetto Europeo e, dopo la concessione, di ottenere tutela in ciascuno degli Stati designati, come fascio di brevetti nazionali.

Operativo dal 1° giugno 2023, il Tribunale Unificato dei Brevetti (TUB) permette di tutelare, davanti ad una corte internazionale, i diritti dei brevetti europei con effetto unitario, nonché di tutti i brevetti europei per i quali i titolari non abbiano fatto esplicita richiesta di opt-out (strumento mediante il quale è possibile richiedere che un brevetto venga rimosso dalla giurisdizione del Tribunale Unificato dei Brevetti, mantenendo l’esclusiva competenza dei singoli tribunali nazionali).

Davanti al Tribunale Unificato dei Brevetti possono essere presentate azioni contro le violazioni commesse o minacciate, domande riconvenzionali di nullità, azioni di nullità, azioni di risarcimento, richieste di misure e ingiunzioni provvisorie e cautelari.

Ricordiamo con l’occasione che mediante il brevetto europeo con effetto unitario (o “brevetto unitario”) è possibile ottenere tutela in un blocco di 17 stati membri dell’UE (Austria, Belgio, Bulgaria, Danimarca, Estonia, Finlandia, Francia, Germania, Italia, Lettonia, Lituania, Lussemburgo, Malta, Paesi Bassi, Portogallo, Slovenia e Svezia), che salirà presto a 24 (quando entreranno a far parte del blocco anche Cipro, Repubblica Ceca, Grecia, Ungheria, Irlanda, Romania e Slovacchia).

Secondo l’Unione Europea, il brevetto unitario consentirà, specie alle piccole e medie imprese (PMI), di risparmiare fino all’80% dei costi per le tasse di rinnovo a tutela delle invenzioni in quanto, a differenza del brevetto europeo “tradizionale”, attraverso il pagamento di un'unica tassa di rinnovo direttamente all'EPO è possibile ottenere contemporaneamente la protezione brevettuale nei 17 paesi UE che hanno ratificato l’Accordo TUB.

La struttura del TUB comprende una corte di prima istanza ed una corte di appello. La corte di prima istanza a sua volta è formata da divisioni locali e regionali, principalmente competenti in azioni di contraffazione, e divisioni centrali, principalmente competenti in azioni di nullità.

Inizialmente il trattato istitutivo del TUB prevedeva la Divisione Centrale della corte di prima istanza a Parigi, con una prima sezione a Monaco di Baviera ed una seconda sezione a Londra.

Tuttavia, con l’uscita del Regno Unito dall’UE e dall’accordo istitutivo del Tribunale Unificato dei Brevetti, si è posta la necessità di ricollocare la sede di Londra. Lo sforzo politico e diplomatico del Governo italiano è stato quello di convincere i partner europei sulla candidatura di Milano come sezione della Divisione Centrale del TUB al posto di Londra.

A seguito dell'intesa politica trilaterale (Italia-Francia-Germania) annunciata a maggio 2023, gli Stati membri contraenti del Tribunale Unificato dei Brevetti, in una riunione del Comitato amministrativo del 26 giugno - sulla base dell'articolo 87, paragrafo 2, dell'Accordo sul Tribunale unificato dei brevetti - hanno deciso di modificare l'Accordo ed hanno approvato ufficialmente la decisione riguardante l'istituzione a Milano della sezione della Divisione Centrale del Tribunale Unificato dei Brevetti originariamente assegnata a Londra.

Tale decisione prevede l’immediato avvio dei lavori preparatori in modo da rendere operativa la sezione di Milano al termine del periodo di 12 mesi previsto dall'articolo 87, paragrafo 3 dell'Accordo TUB.

La sezione milanese sarà competente per i contenziosi sui brevetti europei ed unitari appartenenti alla Sezione A “Necessità Umane” che ricomprende i settori della farmaceutica (tranne i brevetti con certificati complementari di protezione, i più diffusi), dell’agroalimentare, del fitosanitario, oltre al sistema moda (abbigliamento, calzature).

La scelta di Milano, dopo Parigi e Monaco di Baviera, è sicuramente positiva - le stime dicono che la sede TUB di Milano potrebbe generare un indotto di circa 350 milioni di euro all’anno - e rappresenta un successo importante per il nostro Paese, che dopo la Brexit è la terza nazione europea per numero di brevetti.

Tuttavia, Milano non avrà le stesse competenze originariamente previste per Londra. Insieme a Milano c'è infatti Parigi, dove dovrebbero essere trattati i brevetti farmaceutici per i quali sono stati chiesti i certificati di protezione complementari, che rappresentano il 90% circa dei medicinali sul mercato ed i brevetti farmaceutici di maggior valore. Monaco di Baviera avrà la chimica oltre alla metallurgia.

È anche vero che, proprio per il fatto che i brevetti farmaceutici sono quelli di maggior valore, la quasi totalità di questi brevetti sono stati oggetto di opt-out da parte dei loro titolari, ossia non saranno assoggettati al Tribunale Unificato dei Brevetti in modo tale da evitare che tali brevetti siano invalidati con un "attacco centrale": un rischio che i loro titolari non vogliono correre. È dunque possibile che la sede di Milano decida comunque sulla grande maggioranza dei brevetti farmaceutici sottoposti al nuovo sistema.

In ogni caso, il Governo italiano fa sapere di aver assoggettato la decisione del 26 giugno ad una clausola di revisione anticipata al 2026 (anziché al 2030 come previsto nell’accordo istitutivo), per verificare il corretto funzionamento dell’Accordo e, ove necessario, prendere misure correttive in caso emergano eventuali squilibri, tenuto conto del numero di contenziosi assegnati alla sezione milanese rispetto a Parigi e Monaco.

Pertanto, Milano ospiterà non solo una divisione locale (già attiva) del Tribunale Unificato dei Brevetti, ma anche una sezione della Divisione Centrale della nuova Corte.

Vi ricordiamo a tale proposito che, durante il periodo transitorio, iniziato il 1° giugno 2023 che terminerà il 1° giugno 2030, è possibile agire sia davanti al Tribunale Unificato dei Brevetti sia, in modo tradizionale, davanti a singoli tribunali nazionali.

Pertanto, il titolare di un brevetto europeo o unitario che debba fare una causa per contraffazione in Italia potrà scegliere se rivolgersi al tribunale nazionale oppure alla divisione locale milanese del TUB.

Analogamente, nel caso in cui si intenda promuovere un’azione di nullità, sarà possibile decidere se andare davanti ad uno o più tribunali nazionali o se rivolgersi ad una delle Divisioni Centrali del TUB di Parigi, Monaco o Milano (a seconda di quale sia il campo tecnico a cui il brevetto fa riferimento).

I nostri professionisti saranno di volta in volta in grado di fornire accurate valutazioni in merito a quale sia la strategia più vantaggiosa da intraprendere, tanto per le azioni di nullità quanto per quelle di contraffazione.