202205.31
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Con questi articoli ci proponiamo di mantenere aggiornati i nostri clienti sugli sviluppi nel settore della Proprietà Industriale in generale e della nostra struttura in particolare. Desideriamo garantire in questo modo una visione più ampia degli strumenti che il campo dei marchi, nomi a dominio, brevetti, disegni e diritti connessi offre agli imprenditori, per valorizzare e difendere il loro impegno nella ricerca e sviluppo di nuove soluzioni e idee. I contenuti di questa newsletter hanno carattere esclusivamente informativo e non costituiscono un parere legale, né possono in alcun modo considerarsi come sostitutivi di una specifica consulenza legale



Il nuovo Patent Box

Con il decreto legge n. 146 del 21.10.2021 e successivi aggiornamenti è stato notevolmente semplificato il regime fiscale “patent box” introdotto nel 2015, trasformandolo in un regime di tipo “frontend”.

In particolare, la nuova disciplina agevolativa consente di maggiorare, ai fini delle Imposte dirette e dell’Imposta regionale sulle attività produttive, del 110% le spese sostenute nello svolgimento di attività di ricerca e sviluppo finalizzate al mantenimento, al potenziamento, alla tutela e all’accrescimento del valore dei software protetti da copyright, dei brevetti industriali e dei disegni e modelli giuridicamente tutelati.

Le istruzioni da seguire per orientarsi tra le novità del regime Patent Box 2022 sono contenute nel provvedimento dell’Agenzia delle Entrate pubblicato il 15 febbraio 2022.

Le novità introdotte hanno modificato le modalità dell’agevolazione in due direzioni:

  • da un lato, la nuova disposizione prevede a partire dal 2021 una super deduzione dei costi di ricerca e sviluppo relativi ad alcuni beni immateriali ai fini delle Imposte dirette e dell’Imposta regionale sulle attività produttive, (tale super deduzione è stata peraltro recentemente elevata dal 90% inizialmente previsto al 110%;

  • dall’altro il campo di applicazione è stato ristretto alle spese sostenute nello svolgimento di attività di ricerca e sviluppo per il mantenimento, il potenziamento, la tutela e l’accrescimento del valore dei software protetti da copyright, dei brevetti industriali e dei disegni e modelli giuridicamente tutelati.

Sono stati quindi esplicitamente esclusi i marchi d’impresa e know-how, tuttavia le possibilità di utilizzo ed i vantaggi di tale agevolazione rimangono comunque molto allettanti.

In linea generale, la volontà di accedere ai benefici deve essere comunicata nella dichiarazione dei redditi relativa al periodo di imposta di riferimento, ha durata quinquennale ed è irrevocabile e rinnovabile.

Possono optare per il Patent box 2022 tutti i soggetti titolari di reddito di impresa che svolgono le seguenti attività:

  • ricerca industriale e sviluppo sperimentale;
  • innovazione tecnologica;
  • design e ideazione estetica;
  • attività di tutela legale dei diritti sui beni immateriali.

Beni immateriali agevolabili:

Sono agevolabili i costi sostenuti direttamente o indirettamente, nello svolgimento dell’attività di impresa, per la ricerca e lo sviluppo di:

  • software protetto dal diritto d’autore
  • brevetti industriali
  • disegni e modelli

Costi agevolabili

Possono essere presi in considerazione i seguenti costi:

spese per il personale titolare di rapporto di lavoro subordinato o di lavoro autonomo o altro rapporto diverso dal lavoro subordinato, direttamente impiegato nello svolgimento delle attività rilevanti;

quote di ammortamento, quota capitale dei canoni di locazione finanziaria, canoni di locazione operativa e altre spese relative ai beni mobili strumentali e ai beni immateriali utilizzati nello svolgimento delle attività rilevanti;

spese per servizi di consulenza e servizi equivalenti inerenti esclusivamente alle attività rilevanti;

spese per materiali, forniture e altri prodotti analoghi impiegati nelle attività;

spese connesse al mantenimento dei diritti su beni immateriali agevolati, al rinnovo degli stessi a scadenza, alla loro protezione, anche in forma associata, e quelli relativi alle attività di prevenzione della contraffazione e alla gestione dei contenziosi finalizzati a tutelare i diritti medesimi relativamente alle spese

sostenuti a partire dall’ottavo periodo di imposta antecedente a quello nel quale l’immobilizzazione immateriale ottiene il titolo di privativa industriale.

È quindi strategico rivedere periodicamente ed implementare il proprio portafoglio di privative al fine di verificare se vi sia la possibilità di beneficiare di questa rinnovata forma di agevolazione. Vi invitiamo quindi a contattare i nostri professionisti per una prima verifica.