202107.22
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Con questi articoli ci proponiamo di mantenere aggiornati i nostri clienti sugli sviluppi nel settore della Proprietà Industriale in generale e della nostra struttura in particolare. Desideriamo garantire in questo modo una visione più ampia degli strumenti che il campo dei marchi, nomi a dominio, brevetti, disegni e diritti connessi offre agli imprenditori, per valorizzare e difendere il loro impegno nella ricerca e sviluppo di nuove soluzioni e idee. I contenuti di questa newsletter hanno carattere esclusivamente informativo e non costituiscono un parere legale, né possono in alcun modo considerarsi come sostitutivi di una specifica consulenza legale



Uno strumento efficace e tempestivo.

La tutela doganale è tra i principali strumenti di cui i titolari di diritti di proprietà intellettuale possono avvalersi per contrastare - o quantomeno arginare – l’annoso fenomeno della contraffazione, grazie alla sua natura tempestiva ed altamente efficace. Tramite quest’ultima, infatti, i titolari di marchi italiani o europei possono richiedere alle competenti autorità doganali di monitorare le merci in ingresso nell’area UE e di bloccare quelle che si temono essere contraffatte o piratate, la cui circolazione nel territorio dell’Unione Europea violerebbe le privative esclusive di diritto industriale.

La cosiddetta “domanda di intervento doganale” – avente durata annuale e rinnovabile ad oltranza - può essere di due tipologie: nazionale (dinnanzi l’Agenzia Italiana delle Dogane) o unionale (laddove le autorità doganali Italiane operano di concerto con le autorità doganali degli altri stati dell’UE). Si precisa che la domanda unionale può essere presentata solo se si è titolari di diritti di proprietà intellettuale fondati sulla normativa UE che producono i loro effetti in tutto il territorio europeo, come marchi europei, disegni o modelli comunitari, indicazioni geografiche.

L’iter operativo è rapido ed essenziale: se l’autorità doganale sospetta che merci importate violino un diritto di PI per il quale il titolare abbia presentato domanda di intervento doganale, esso procede al blocco temporaneo delle merci. Verrà quindi tempestivamente contattato il titolare del diritto – tramite i suoi rappresentanti – ed invitato a visionare le merci sospette entro il termine di 10 giorni lavorativi (3 in presenza di beni deperibili). Se le merci si identificassero come contraffatte, il titolare del diritto violato può richiederne il sequestro ed avviare un procedimento giudiziario avverso il soggetto fermato con tali merci.

Qualora il sequestro avvenisse in Italia l’ufficio doganale italiano, quando riceve la conferma scritta del titolare del diritto circa l’esistenza della violazione, comunica la notizia di reato alla Procura della Repubblica che automaticamente avvia un procedimento penale.

La sua natura preventiva coniugata alla speditezza procedurale che abbiamo qui brevemente riassunto fa della sorveglianza doganale uno strumento prezioso ed irrinunciabile per la lotta alla contraffazione, da aggiungere agli altri mezzi di difesa dei propri diritti di esclusiva nell’ambito della Proprietà Intellettuale.

Il nostro studio può agevolmente occuparsi dell’intera procedura – dal deposito della domanda di intervento, al monitoraggio della medesima, ai rinnovi annuali, fino alla gestione di casi pratici di concerto con le autorità doganali di tutta Europa. I nostri professionisti sono a vostra disposizione per fornirvi senza impegno ogni informazione utile a tal proposito, non esitate a contattarci.