Con questi articoli ci proponiamo di mantenere aggiornati i nostri clienti sugli sviluppi nel settore della Proprietà Industriale in generale e della nostra struttura in particolare. Desideriamo garantire in questo modo una visione più ampia degli strumenti che il campo dei marchi, nomi a dominio, brevetti, disegni e diritti connessi offre agli imprenditori, per valorizzare e difendere il loro impegno nella ricerca e sviluppo di nuove soluzioni e idee. I contenuti di questa newsletter hanno carattere esclusivamente informativo e non costituiscono un parere legale, né possono in alcun modo considerarsi come sostitutivi di una specifica consulenza legale
L’innovazione tecnologica e internet hanno portato a un radicale cambio nella società di tutti i giorni, favorendo l’avanzata verso la c.d. rivoluzione industriale 4.0 (nuove tecnologie come l’intelligenza artificiale, Blockchain, Stampaggio 3D, Quantum computing, ne sono l’esempio lampante). Tali tecnologie hanno preso ormai il sopravvento nella routine della società del 2021 cambiando le abitudini e, inevitabilmente, anche l’approccio commerciale. Sotto questo punto di vista, non siamo nuovi a pratiche illecite nel mondo digitale, che solamente negli ultimi 5 anni sono aumentate esponenzialmente, a causa dell’importanza cruciale che oggigiorno riveste l’immagine aziendale nel mondo virtuale. A questo proposito, è assai importante tener presente la rilevanza dei siti web e delle potenziali ripercussioni negative che potrebbero portare tali pratiche come, per esempio, quelle relative ai nomi di dominio (cybersquatting, slamming, typosquatting, dotsquatting, pornsquatting, front running, phishing, hosting illegale, streaming illegale sono solo alcune delle più diffuse), ossia le vere e proprie sedi commerciali e/o insegne delle aziende al giorno d’oggi.
Un nome di dominio (spesso chiamato semplicemente “dominio”) è un nome associato a un indirizzo IP (l’indirizzo IP è formato da una combinazione di numeri – per esempio, 192.168.1.1 – che permette di localizzare un sito web su internet) ed è la parte corrispondente alla combinazione di lettere che compare dopo il simbolo “@” negli indirizzi email e dopo le lettere “www.” negli indirizzi web. Ad esempio, per quanto riguarda il sito www.interpatent.it il dominio è “interpatent.it” (altri esempi di nomi di dominio potrebbero essere google.com e wikipedia.org), mentre l’estensione è il “.it”, “.com” o “.org”. Sotto questo aspetto esistono diverse tipologie di estensioni, i Generic Top Level Domain o gTLD (“.com”, “.info”, “.org”, etc.), e i Country Code Top Level Domain o ccTLD, relativi ai paesi (“.it”, “.fr”, “.co.uk” etc.). Grazie alla creazione del Domain Name System (DNS), il nome a dominio agisce come “convertitore” dei numeri dell’indirizzo IP in parole e combinazioni di lettere e numeri, permettendo in questo modo di identificare una posizione su Internet senza utilizzare l'indirizzo IP numerico, facilitando così la memorizzazione e la digitazione degli indirizzi web.
In particolare, secondo l’Organizzazione Mondiale per la Proprietà Intellettuale (OMPI), l’attività di pornsquatting consiste nell’approfittarsi indebitamente di un marchio ben noto per attirare gli utenti di Internet verso un sito web a contenuto pornografico. Per questi motivi, ci preme ricordare la presenza delle estensioni “.xxx”, “.adult”, “.porn” o “.sex”, tra i nuovi possibili esempi di Generic Top Level Domains (gTLDs) disponibili all’acquisto, che potrebbero potenzialmente portare il consumatore ad associare il marchio d’impresa ad una connotazione pornografica. Proprio a causa di quanto sopra, grandi colossi del web come Microsoft o celebrità come Taylor Swift o Richard Branson hanno infatti provveduto a comprare le suddette estensioni, assicurandosi una tranquillità sotto questo punto di vista per i prossimi anni.
Al fine di contrastare queste pratiche, Interpatent S.r.l. raccomanda l’attivazione del Servizio AdultBlock, un servizio che permette di bloccare la registrazione da parte di terzi di nomi di dominio (nelle estensioni “.xxx”, “.adult”, “.porn” o “.sex”) che contengano il proprio marchio d’impresa e – nel caso dell’acquisto del servizio aggiuntivo AdultBlock+ – delle sue varianti nelle estensioni segnalate. Pertanto, una volta attivato tale servizio, nessuno potrà acquistare a livello globale nomi di dominio composti dal vostro marchio con le estensioni “.xxx”, “.adult”, “.porn” o “.sex”, permettendo così di evitare potenziali danni d’immagine arrecabili al brand aziendale.