201607.26
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Con questi articoli ci proponiamo di mantenere aggiornati i nostri clienti sugli sviluppi nel settore della Proprietà Industriale in generale e della nostra struttura in particolare. Desideriamo garantire in questo modo una visione più ampia degli strumenti che il campo dei marchi, nomi a dominio, brevetti, disegni e diritti connessi offre agli imprenditori, per valorizzare e difendere il loro impegno nella ricerca e sviluppo di nuove soluzioni e idee.



Come accennato nel precedente articolo, l’evento Brexit ha inevitabilmente alimentato le incertezze relative alla realizzazione del progetto che dovrebbe portare alla creazione del Brevetto Unitario.

Parallelamente, anche il processo di ratifica dell’accordo che dovrebbe condurre alla costituzione del Tribunale Unificato Brevetti dovrà probabilmente essere rivisto. Ricordiamo infatti che per l’entrata in vigore delle nuove disposizioni è necessario che almeno 13 dei 25 paesi sottoscrittori ratifichino l’accordo e, tra questi, dovranno esserci necessariamente i 3 paesi che detengono il maggior numero di brevetti: la Francia, la Germania e il Regno Unito.

Se e come la ratifica del Regno Unito si inserirà in questo processo è oggetto di interpretazioni diverse.

Tuttavia, se da un lato le incertezze determinate dalla Brexit sollevano alcuni punti interrogativi, dall’altro lato, il numero dei paesi dell’UE che hanno ratificato l’accordo per la creazione del TUB sale ora a 10. Dal 3 giugno la Bulgaria si aggiunge infatti agli altri 9 paesi (Austria, Belgio, Danimarca, Finlandia, Francia, Lussemburgo, Malta, Portogallo e Svezia) che hanno già ratificato l’accordo.