201607.26
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Con questi articoli ci proponiamo di mantenere aggiornati i nostri clienti sugli sviluppi nel settore della Proprietà Industriale in generale e della nostra struttura in particolare. Desideriamo garantire in questo modo una visione più ampia degli strumenti che il campo dei marchi, nomi a dominio, brevetti, disegni e diritti connessi offre agli imprenditori, per valorizzare e difendere il loro impegno nella ricerca e sviluppo di nuove soluzioni e idee.



È ormai chiaro a tutti che il referendum del 23 giugno tenutosi nel Regno Unito rimarrà nei libri di storia. Ciò che ancora non è invece chiaro è quali saranno le implicazioni di questa decisione sul piano economico e politico.

Questo vale - ma solo in parte - anche per il settore della proprietà industriale. Sono infatti in molti (soprattutto i titolari di marchi e disegni dell’Unione Europea) a chiedersi cosa ne sarà dei titoli registrati nel territorio del Regno Unito.

Proviamo quindi, senza alcuna pretesa di esaustività e riprendendo le fila di una circolare precedentemente inviata ai nostri clienti, a tratteggiare il possibile scenario.

Brevetti Europei

I titolari di brevetti europei non hanno ragioni per allarmarsi. Infatti, il sistema di adesione alla Convenzione sul Brevetto Europeo è autonomo rispetto all’Unione Europea e, pertanto, il distacco del Regno Unito non comporterà conseguenze. Come avvenuto fino ad oggi, si potrà quindi continuare a designare il Regno Unito quale paese in cui il brevetto europeo avrà efficacia e nemmeno la procedura di rilascio da parte dell’Ufficio Brevetti Europeo di Monaco subirà alcun cambiamento. 

Brevetto Unitario

In questo caso, l’unico dato certo è che il cammino (già faticoso) verso la realizzazione di questo progetto subirà dei rallentamenti.

Come si ricorderà, il progetto sul Brevetto Unitario, a differenza del Brevetto Europeo, si propone di creare un titolo brevettuale unico valido su tutti i territori degli Stati appartenenti all’Unione Europea.

Va da sé che, a fronte dell’uscita del Regno Unito dall’Unione Europea, è molto probabile che questo titolo non sarà valido in questo paese. Altra conseguenza è che il Regno Unito precedentemente nominato quale paese in cui avrebbe dovuto aver sede la Corte Unificata per i brevetti unitari farmaceutici e di biotecnologia dovrà, con ogni probabilità, passare il testimone ad un’altra giurisdizione.  In tal senso vi è chi vede nella Brexit un’opportunità proprio per il nostro paese e individua in Milano la possibile città che andrebbe a raccogliere la sfida e che potrebbe diventare la nuova città designata a divenire sede per la sopra citata corte unificata.

Marchi e Disegni dell’Unione Europea

Nessun effetto immediato per i marchi e disegni dell’Unione Europea. Infatti, poiché si ritiene che trascorreranno almeno due anni prima dell’uscita del Regno Unito dall’Unione Europea, i titolari di tali diritti non avranno nulla da temere, quanto meno fino al 2018. Per il periodo successivo ci si attende l’emanazione di disposizioni di natura transitoria che traghetteranno questi titoli dal mercato dell’Unione Europea a quello nazionale, prevedendo per esempio, norme volte a consentire di “trasformare” i titoli europei già esistenti in titoli ad efficacia nazionale (limitatamente al territorio del Regno Unito).

Chi, tuttavia, volesse tutelarsi da ogni rischio connesso a tale fase, potrebbe considerare di depositare il proprio marchio o disegno a livello nazionale; in questo senso, alcuni dei nostri corrispondenti e colleghi del Regno Unito ci segnalano di essersi organizzati al fine di poter offrire tariffe agevolate per consentire ai titolari di marchi e disegni dell’Unione Europea di contenere i costi di deposito a livello nazionale. Il tasso di cambio della sterlina che attualmente rende più appetibile l’investimento potrebbe poi essere un altro motivo in più per valutare seriamente questa opzione.

Design non registrati dell’Unione Europea?

Il design non registrato è tutelato per tre anni da quando diviene pubblico nell’UE. Con l’uscita del Regno Unito, i designers del paese rischiano di trovarsi privati di un meccanismo di protezione forte ed economico. Specularmente, i disegni non registrati saranno proteggibili solo nel resto dell’Unione Europea e solo se resi pubblici nell’UE.