202111.03
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Con questi articoli ci proponiamo di mantenere aggiornati i nostri clienti sugli sviluppi nel settore della Proprietà Industriale in generale e della nostra struttura in particolare. Desideriamo garantire in questo modo una visione più ampia degli strumenti che il campo dei marchi, nomi a dominio, brevetti, disegni e diritti connessi offre agli imprenditori, per valorizzare e difendere il loro impegno nella ricerca e sviluppo di nuove soluzioni e idee. I contenuti di questa newsletter hanno carattere esclusivamente informativo e non costituiscono un parere legale, né possono in alcun modo considerarsi come sostitutivi di una specifica consulenza legale



I fattori che hanno portato ad una riforma del sistema europeo dei brevetti sono molteplici. Fra questi possiamo menzionare le potenziali carenze dell’attuale sistema nella fase successiva alla concessione di un brevetto. Per esempio, l’attuale brevetto europeo viene considerato come un fascio o pacchetto di brevetti con efficacia nazionale ed è quindi soggetto agli ordinamenti giuridici nazionali per quanto riguarda: le richieste di traduzione e tasse di rinnovo nazionali; la violazione, i diritti conferiti dal brevetto e le limitazioni; le licenze, i trasferimenti, ecc. Queste potenziali carenze dell’attuale sistema europeo dei brevetti portano ad una serie di conseguenze, fra cui costi elevati e una maggiore complessità per gli utenti, controversie parallele con il rischio di decisioni nazionali divergenti. Scopo della riforma del sistema europeo dei brevetti è pertanto quello di offrire al mondo imprenditoriale un’alternativa meno complessa del sistema esistente e sostenere una soluzione più efficace dal punto di vista economico per uniformare la tutela brevettuale e comporre le controversie a livello europeo.

Il brevetto europeo con effetto unitario (“brevetto unitario”) sarà rilasciato dall'Ufficio Europeo dei brevetti (EPO) e consentirà la protezione brevettuale nei 25 paesi UE aderenti all'iniziativa: Italia, Francia, Germania, Paesi Bassi, Belgio, Lussemburgo, Polonia, Malta, Cipro, Grecia, Svezia, Danimarca, Finlandia, Estonia, Lettonia, Lituania, Repubblica ceca, Repubblica slovacca, Slovenia, Portogallo, Austria, Romania, Bulgaria, Ungheria, Irlanda e di mantenerla in vita attraverso il pagamento di una unica tassa di rinnovo direttamente all'EPO.

Il brevetto unitario coesisterà con i brevetti nazionali e con il classico brevetto europeo, con il quale condividerà la base giuridica e la procedura di concessione e da cui si differenzierà solo per la fase successiva alla concessione. Dopo la concessione del brevetto europeo con effetto unitario, nessuna ulteriore traduzione sarà necessaria: il brevetto unitario fornirà infatti una tutela giuridica nei 25 stati membri della UE aderenti all’iniziativa nella lingua della procedura presso l’EPO. Nel sistema del brevetto unitario, l’EPO sarà anche responsabile della gestione centralizzata del brevetto, riscuotendo le tasse annuali di mantenimento e ridistribuendo le stesse agli stati aderenti. Il fatto che il brevetto unitario sia trattato come un unico brevetto, non richiedendo più di essere convalidato ed amministrato a livello nazionale, porterà risparmi sostanziali sia in termini di tempi sia di costi.

Per quanto riguarda il Tribunale Unificato dei brevetti (UPC), esso avrà esclusiva giurisdizione in materia di azioni di contraffazione di brevetti europei e unitari e di certificati di protezione complementare, di azioni declaratorie di non contraffazione di brevetti europei e unitari, di azioni revocatorie di brevetti europei e unitari, di azioni declaratorie di nullità di certificati di protezione complementare e di procedimenti cautelari.

Il tribunale di primo grado avrà sedi centrali a Monaco e Parigi, mentre una terza sede è ancora da assegnare a seguito dell’uscita del Regno Unito dalla UE. L’Italia ha ufficialmente presentato la candidatura di Milano per la terza sede del tribunale, che si occuperà sostanzialmente dei brevetti in campo chimico e farmaceutico. Per maggiori dettagli con riferimento alla candidatura di Milano come terza sede del TUB (Tribunale Unificato dei Brevetti) rimandiamo alla nostra newsletter del settembre 2020. La Corte di Appello avrà sede in Lussemburgo.

Per quanto riguarda l’impatto della Brexit, resta da definire come potrà essere avviato il sistema del brevetto unitario senza il Regno Unito, alla luce del fatto che, dopo aver ratificato l’Accordo TUB nel 2018, il governo britannico ha ufficializzato il ritiro della ratifica il 20 luglio 2020.

Il brevetto europeo con effetto unitario sarà operativo dopo l’entrata in vigore dell’Accordo internazionale sul TUB (Tribunale Unificato dei Brevetti). L’Accordo TUB è stato già ratificato da 16 Stati Membri UE, tra cui l’Italia, e, delle tre ratifiche obbligatorie ai fini dell’entrata in vigore dell’Accordo, ossia quelle da parte di Francia, Regno Unito e Germania - mancava quest’ultima, ritardata da una sentenza emanata il 20 marzo 2020 dalla Corte costituzionale federale tedesca. Mediante la sentenza in questione, l'organo giudiziario ha dichiarato la nullità per vizi di forma dell’atto con cui il Parlamento tedesco aveva precedentemente approvato la ratifica dell'Accordo TUB. L’iter parlamentare in Germania per approvare il disegno di legge per la ratifica dell'Accordo sul Tribunale Unificato dei Brevetti ed il suo Protocollo sull'Applicazione Provvisoria (PAP) si è concluso il 18 dicembre 2020. Successivamente, a fine dicembre, sono stati presentati in Germania due ricorsi avversi alla ratifica tedesca. Il 9 luglio 2021 la Corte costituzionale tedesca ha respinto tali ricorsi. Il 7 agosto 2021 la Germania ha formalmente ratificato l'Accordo TUB e il 27 settembre 2021 ha completato la ratifica del Protocollo di Applicazione Provvisoria (PAP) dell'Accordo TUB.

Il PAP è la fase finale della costituzione del Tribunale unificato dei brevetti (TUB). Quando il protocollo PAP entrerà in vigore, sarà stabilita la capacità giuridica e organizzativa del TUB e l'ultima parte dei lavori preparatori potrà essere completata.

Fra gli Stati che hanno ratificato il Protocollo di Applicazione Provvisoria (PAP) a fine settembre si è aggiunta anche la Slovenia. Manca tuttavia ancora la ratifica da parte di uno Stato membro UE affinché il Protocollo di Applicazione Provvisoria possa entrare in vigore.

Il nuovo Brevetto europeo con effetto unitario dovrebbe diventare operativo nel corso del 2022. Nel frattempo, i nostri consulenti sono a disposizione per concordare con voi la migliore strategia di tutela possibile.