201703.22
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Con questi articoli ci proponiamo di mantenere aggiornati i nostri clienti sugli sviluppi nel settore della Proprietà Industriale in generale e della nostra struttura in particolare. Desideriamo garantire in questo modo una visione più ampia degli strumenti che il campo dei marchi, nomi a dominio, brevetti, disegni e diritti connessi offre agli imprenditori, per valorizzare e difendere il loro impegno nella ricerca e sviluppo di nuove soluzioni e idee.



Con la nostra precedente news letter di febbraio, davamo notizia del fatto che in molti ritengono che il Tribunale Unificato dei brevetti (“TUB”) sarà operativo a partire da dicembre 2017.

Nello stesso mese, un ulteriore tassello si è aggiunto al “puzzle” del Brevetto Unitario: il 10 febbraio l’Italia ha infatti depositato lo strumento di ratifica presso il Consiglio dell’Unione Europea[1].

Sale quindi a 12 il numero dei paesi membri dell’UE che hanno ratificato l’accordo. Tuttavia, per l’effettiva operatività del TUB è necessario che anche la Germania e la Gran Bretagna procedano con la ratifica.

A questo proposito, nonostante l’evento Brexit abbia fatto temere (e ancora in parte è così) che il progetto “Brevetto Unitario” non si realizzasse, sono in molti a ritenere che durante la primavera il Regno Unito procederà comunque con la ratifica.

La Germania dovrebbe poi procedere anch’essa con la ratifica e ciò dovrebbe consentire l’avvio di una fase provvisoria che servirà per definire gli aspetti organizzativi (ad esempio la nomina dei giudici del TUB e l’implementazione del sistema informatico).  Stando alle voci che ripetutamente si rincorrono nel settore, non si esclude quindi che il TUB possa essere operativo già a partire dalla fine del 2017.

[1] Il percorso che dovrebbe portare all’effettiva adozione del Brevetto Unitario prevede come condizione preliminare l’istituzione del Tribunale Unificato Brevetti (“TUB”) ovvero un organo giurisdizionale che sarà chiamato a dirimere le controversie riguardanti la contraffazione e validità dei Brevetti Unitari. Il sistema attualmente in vigore prevede che un’invenzione possa essere protetta attraverso un Brevetto Nazionale o un Brevetto Europeo. A discapito del nome, il Brevetto Europeo non è un titolo automaticamente valido in tutti gli Stati dell’Unione Europea. Infatti, la peculiarità del Brevetto Europeo è rappresentata dalla possibilità di ottenere, attraverso una procedura semplificata, la convalida del titolo concesso dall’ufficio preposto (ovvero l’EPO avente sede a Monaco di Baviera) negli Stati d’interesse. Invece, con il Regolamento n. 1257/2012 che istituisce il Brevetto Unitario si mira a creare un sistema che darà vita ad un titolo avente efficacia automatica in tutti gli Stati dell’Unione Europea, senza necessità di convalida, soggetto ad un’unica tassa e alla giurisdizione del TUB, le cui decisioni avranno efficacia in tutti gli Stati dell’Unione Europea.